In questa sezione cercheremo di capire come studiare il mare per evitare (o almeno per provarci ad evitare) di incorrere in un spiacevole cappotto.
La cosa principale quando si arriva sul nostro spot è quella di non avere fretta, non scarichiamo la nostra attrezzatura velocemente dalla macchina, per correre a piazzare le nostre canne ed evitare che ci rubino il posto….soffermiamoci un attimo ad osservare il mare e cerchiamo soprattutto di individuare due cose per me fondamentali: il canalone e la presenza del primo frangente. Poi di seguito dobbiamo valutare anche altre soluzioni, ma già se riusciamo ad individuare questi due aspetti del nostro amico mare, siamo a buon punto. Ma quali sono gli altri aspetti da considerare? Sicuramente il moto ondoso, come è fatta la nostra riva, le maree e capire dove i pesci possono essere più presenti grazie alla maggiore concentrazione di detriti sul fondale. Ma andiamo per gradi e iniziamo a capirci qualcosa.
Il canalone
Un canalone si crea quando l’acqua che defluisce da riva verso il largo crea una zona dove la profondità è maggiore, a causa proprio del deflusso. Questo movimento dell’acqua sul fondo fa si che quest’ultimo venga continuamente smosso diventando una zona attrattiva per i pesci. È sempre perpendicolare alla riva e si può notare facilmente in condizioni di mare poco mosso o mosso, poiché sarà una zona dove il mare sarà più calmo.
Il frangente
Non è altro che il punto dove vediamo infrangersi la prima onda. Se ci troviamo in spiaggia questo avviene perché cambia il livello del fondale e le onde si infrangono. Questo sarà il primo posto dove la sabbia viene smossa dalle onde e con essa i detriti presenti. Oltre il primo frangente si crea un “corridoio detritico” più o meno parallelo alla riva e questo sarà il posto dove dovremmo cercare di posizionare la nostra esca, perché sarà quello dove maggiore sarà la presenza dei pesci proprio per la maggior presenza dei detriti.
Il moto ondoso
Imparare a capire il moto ondoso ci farà capire se il momento in cui ci troviamo in spiaggia è prolifico oppure no. È facilissimo, basta avere un orologio a portata di mano e contare quante onde si infrangono in un minuto. Se arriviamo a contarne al massimo cinque, vuol dire che il mare è calmo e dobbiamo concentrare la nostra battuta di pesca in tre zone: una secca, una foce di un fiume oppure una zona dal fondale misto. Se contiamo una decina di onde o poco più ci troviamo o nella fase salente della marea (e questo sarà un buon momento per pescare) oppure nella fase discendete (proviamo lo stesso perché anche se l’azione dei pesci tende a diminuire non è detto che non si prenda niente). Se contiamo fino a diciotto onde questo è il momento migliore per pescare perché è quello in cui i pesci sono in maggiore attività. Oltre le diciotto il cappotto è quasi assicurato, perché le correnti saranno troppo forti per poter tenere le nostre lenze in pesca e a questo punto o ce ne torniamo a casa oppure se sappiamo che in zona c’è qualche baia andiamo lì, poiché più riparata dalle correnti e dai venti.
La riva
Studiare come è fatta la riva è anche questo un aspetto importante per le nostre battute di pesca. Se tra la riva e il mare si crea una linea dritta vuol dire che qui il fondale è uguale ovunque e non viene smosso…capiamo da soli che non sarà di sicuro uno spot prolifico….e allora gambe in spalla e andiamo a trovarci un altro posto!!! Se ci troviamo di fronte a delle punte di sabbia che si inseriscono nel mare, quello può essere un buon punto in condizioni di mare calmo, poiché il fondale continuerà ad essere basso e, con mare calmo appunto, verrà smosso al minimo movimento dell’acqua, risultando attraente se ci sono dei pesci nelle vicinanze.
Le maree
Una marea è essenzialmente un flusso di acqua che dal largo si sposta verso riva (alta marea) e viceversa (bassa marea). Chiaramente il momento migliore per praticare il surf casting sarà quello precedente l’alta marea fino al culmine massimo per poi andare diminuendo man mano che arriva la bassa marea.
Perché è l’alta marea il momento migliore? Beh semplicemente perché il flusso di acqua proveniente dal largo inizierà a smuovere il fondale e i detriti in esso contenuti trascinandoli verso riva. Generalmente inizia ad essere un buon momento da due ore prima e qui dovremmo cercare di lanciare le nostre lenze più lontano possibile per poi avvicinarci man mano.
E come si fa a sapere quando sta per arrivare l’alta marea? Su internet sono disponibili delle tavole di marea in riferimento ai principali porti della nostra splendida penisola…io personalmente controllo anche delle tavole chiamate “Solunari”, dove vengono indicati gli orari delle maree, le ore dove è più probabile effettuare delle catture e se il giorno che abbiamo scelto può essere prolifico o meno.
Spero di esservi stato di aiuto, queste sono informazioni che ho acquisito con la mia poca esperienza, consultandomi e confrontandomi con amici ed altre persone che praticano questo meraviglioso sport e subendo numerosi “cappotti” che mi hanno fatto riflettere su cosa e dove ho sbagliato, spingendomi a migliorare sempre di più
Un grosso in bocca al lupo a tutti
Gabriele
Ciao, quando si parla di primo frangente si intende quello più vicino alla riva o a quello più lontano?