Barbo
Barbus plebejus
FAMIGLIA
Cyprinidae
ORDINE
Cypriniformes
Il barbo vive in branco in acque fonde e ossigenate ad una temperatura tra i 12 e i 18 gradi. Si nutre di vermi, molluschi, insetti, uova di pesce e piccole trotelle.
La sua struttura è tipoca dei pesci di fondo della famiglia dei Ciprinidi con dimensioni medie. Presenza un corpo affusolato ed allungato, con ventre rettilineo ed il dorso molto incurvato, la testa è grande e termina con una protuberanza carnosa “naso”. La bocca è in posizione ventrale, le labbra sono carnose con accanto due paia di barbigli per lato, da cui prende il nome la specie e, che utilizza come organi sensoriali per procurarsi il cibo. Gli occhi sono piccoli.
Sul corpo ha scaglie di medie dimensioni, mentre la livrea fulva si presenta di colore bianco-gialla sul ventre, a volte con piccole macchie nere. Le pinne inferiori sono di colore bianco-arancioni, quelle dorsale, invece, di colore grigio scuro sempre con piccole macchie nere, e mostra una caudale ampia e biforcuta con riflessi rossastri.
Può raggiungere eccezionalmente i 60 cm di lunghezza ed un peso di oltre 4 Kg, ma le dimensioni, in casi normali sono molto ridotte.
Si riproduce tra metà aprile e metà giugno fissando le uova sulle pietre. Durante l’inverno riduce al minimo la sua attività adagiandosi in branco su fondi tranquilli.
Consigliamo la tecnica pesca a striscio per la pesca del barbo.
Questa tecnica di pesca sfrutta l’istinto alla caccia del pesce, usando esche naturali come gatoss, portasassi, e verdine, di cui lo stesso barbo ne va a caccia scandagliando tutto il fondo, ma è possibile usarne anche altre come il bigattino (la più utilizzata), lombrichi, pane e molti diversi tipi di esca, visto che si tratta di una specie onnivora.
L’azione di pesca è quella di lanciare e recuperare nuovamente l’esca, cercando di gestire il comportamento con la canna ed il mulinello, considerando le profondità.
In inverno è molto faticoso trovarlo perché va ad intanarsi nelle buche più profonde, invece, in primavera e d’estate lo si incontra più facilmente.
È una preda apprezzata dai pescatori per la tenacia con cui si difende, in particolar modo le specie più grandi.
Le carni sono molto buone ma particolarmente liscose.
MORFOLOGIA
– Corpo fusiforme
– Bocca protrattile in posizione infera con labbra sviluppate e carnose
– Colore bruno o verdastro sul dorso che si schiarisce proseguendo verso il ventre.
– Pinne rossastre, ad esclusione della dorsale e della caudale.
TAGLIA
In alcuni casi particolari può raggiungere i 60 cm di lunghezza con un peso di 4 kg ma, le misure medie del pesce adulto sono di norma circa 30 cm di lunghezza e 2 kg di peso.
DISTRIBUZIONE
E’ diffuso nell’Italia settentrionale, è si può trovare in quasi tutti i fiumi e torrenti ma difficilmente nei laghi.
Predilige acque correnti e limpide, con fondi ghiaiosi.
Una conseguenza delle immissioni ha portato il pesce ad essere presente anche in Italia centrale e meridionale, ed assente nelle isole.
HABITAT
Predilige i fiumi pedemontani e torrenti di fondovalle.
COMPORTAMENTO
Questa specie è gregaria ma, una volta raggiunte le maggiori dimensioni tende ad isolarsi. Nel periodo invernale diminuisce la propria attività, tanto da trascorrere i periodi più freddi in semi-letargo, nascondendosi sul fondo.
ALIMENTAZIONE
Si nutre quasi esclusivamente di invertebrati come anellidi, alghe, larve di insetti, molluschi e pesci piccoli, ricercandoli fra gli anfratti del fondo.
RIPRODUZIONE
Ha un periodo riproduttivo, in base alle condizioni ambientali, che si protrae da aprile a giugno. Le uova, di cui ne vengono espulse centinaia, presentano un diametro di 1,5-2 mm e vengono deposte fra sabbia e ghiaia lungo i corsi d’acqua, schiudendosi entro 10-15 giorni. La loro maturità sessuale viene raggiunta ad un età che va da 2-4 anni per i maschi e 4-5 anni per le femmine.
La crescita è piuttosto lenta e, ad oggi non se ne hanno ben chiaro tutti i particolari.
Consigliamo la tecnica pesca a striscio per la pesca del barbo.
Notizie utili sul barbo:
Guarda le foto delle catture nella nostra galleria fotografica di pesca.
Ringraziamo per l’aiuto Associazione Amici della Tirlindana.