di Giorgio Cavatorti
Tjuonajokk è probabilmente il lodge di pesca più famoso della Svezia. Si trova sul fiume Kaitum nella Lapponia svedese, tra Kiruna e Gällivare, a circa 120 chilometri a nord del circolo polare. Il mezzo più comodo per raggiungerlo è l’aereo e successivamente l’elicottero. L’aeroporto più vicino è quello di Kiruna, la città più a nord della Svezia. Arrivati in aeroporto un breve tragitto vi porterà alla base di partenza degli elicotteri, da dove in 40 minuti sarete al Tjuonajokk.
Il lodge è vicino ad alcuni dei più rinomati luoghi di pesca della Lapponia e il modo più pratico per raggiungerli è noleggiare una barca al lodge o ingaggiare una delle guide professioniste del campo; questi giovani ragazzi, spesso studenti di ittiologia che si guadagnano qualche soldo nella stagione estiva, conoscono i posti più belli e, senza perdere tempo, vi porteranno dove ci sono i pesci. Normalmente si pesca da riva – la pesca dalla barca è consentita solo nei laghi.
Il camp Tjuonajokk è attrezzato con cabine in legno molto confortevoli per dormire e dove si può anche cucinare. Ovviamente c’è anche un ristorante dove si può gustare il buon cibo nordico: il salmone appena grigliato o il salmerino crudo speziato, la carne di renna arrostita oppure il piatto del giorno, il gallo cedrone. Il tutto accompagnato da birra o vino e da tante chiacchiere fino a notte fonda. Ma qui la notte è molto luminosa, avendo luce per 24 ore al giorno, quindi spesso si torna a pesca, anche solo per un paio d’ore, giusto il tempo di allamare 2 o 3 bei lucci dal pontile.
Andando verso monte, verso la famosa rapida tra i due laghi Kaitum inferiori, vi sono zone incantevoli; le montagne di Kårsatjåkkas e Livamtjåkkas arrivano fino al cielo e sull’altra sponda del fiume svettano le scogliere verticali di Tjuoltapakte,un luogo meraviglioso completamente disabitato.
Nel camp naturalmente c’è anche una grande sauna giusto a due passi dal lago, con una vista unica sulle montagne al di là delle grandi finestre panoramiche. Anche l’acqua da bere non manca, essendo potabile tutta quella che c’è intorno, lago compreso. Un po’ strano per noi, ma perfettamente normale per questi luoghi.
La zona si presta anche per fare trekking, specialmente sulla cima del Tjuonatjokkah, dove si attraversano prati di montagna ricoperti di fiori di luparia, cardi alpini e liquirizia selvatica. Nella vallata c’è un piccolo corso d’acqua e ci si imbatte spesso nell’angelica, la pianta medicinale degli arcangeli. Qui potete vedere ciò che resta delle abitazioni Sami fatte di blocchi di torba. In alto, sulla nuda montagna, al di sopra del limite della vegetazione arborea, la lieve brezza caccia via le zanzare. Al di sotto di voi le montagne sono dipinte di blu e bianco lungo l’orizzonte. Prendetevi una pausa e lasciate che il rumore di un piccolo ruscello vi canti la ninna nanna mentre una renna cerca di sfuggire alla calura del giorno su una piccola chiazza di neve lì vicino.
Per quanto riguarda la pesca le tecniche variano, ma la pesca a mosca in questa zona è il top. Il temolo, la specie dominante, di solito viene pescato a secca. I pesci qui hanno una taglia importante, specialmente per gli standard svedesi, pesano in media 800 grammi circa, ma spesso si pescano anche esemplari che pesano il doppio, specialmente di notte. Normalmente in una giornata di pesca si catturano una quarantina di pesci interessanti, anche senza essere dei fenomeni del lancio.
Il temolo più grande catturato qui è di 2,7 chili. Ottima è anche la pesca alla trota, che nel Kaitum arrivano non raramente ai cinque chili. Qui le migliori chances sono a spinning, ma anche a mosca ne abbiamo catturate da un paio di kg.
Anche I salmerini sono presenti, ma nel periodo estivo in cui noi abbiamo pescato erano probabilmente a profondità maggiori.
Per gli amanti del Luccio il Tjiunajokk è una meta splendida. Sia nei laghi formati dal questo grande fiume, sia nelle anse del fiume stesso vi sono centinaia di ottimi spot. L’assenza di una pesca pressante unita alla qualità di queste acque favorisce un accrescimento decisamente veloce e, sia a spinning che a mosca con grossi streamer, il divertimento è assicurato. Lucci over 10 kg. sono all’ordine del giorno, mi sembra di ricordare un record in questa zona di circa 20 kg.
Si ringrazia Giorgio Cavatorti e la rivista H2O
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