La camola del miele è la seconda esca più usata per la trota dopo il verme. È reperibile in barattolini nei negozi.
Ricordiamoci che è un esca molto delicata: usiamo dunque ami a filo sottile con paletta piccola per non rovinare l’innesco, e stiamo attenti a non far uscire il liquido della camola. Se si svuota, infatti, risulterà inefficace.
Il loro innesco: usiamo ami piccoli del n° 8-10 per l’innesco singolo, oppure ami del n° 4-6 se la metteremo in coppia, facendo in modo che risulti una “L”.
La prima la facciamo calzare tutta coprendo anche la paletta dell’amo, salendo un pezzo anche sul filo. La seconda la infileremo fin circa la sua metà e faremo in modo che la sua codina funga da elica.
Un altro innesco efficace è quello della camola “Cucita”, vi posto un video dell’amico Cesarino, che ci mostra come si innesca la camola cucita, questa parte vale anche per l’innesco ad “L” precedentemente descritto.
Consiglio: personalmente uso ami dal colore dorato per mimetizzare l’amo con l’esca. In commercio esistono anche le camole (vive e mummificate) colorate: verdi, rosse, gialle. Queste saranno efficaci con le trote di semina, mentre sulle autoctone non avranno alcun effetto, tranne quelle di color verde che, per via del colore, assomigliano ai bruchetti che stanno sulle foglie degli alberi.
Consiglio 2: proviamo gli inneschi misti. Per esempio, inneschiamo una camola bianca ed una rossa. Purtroppo è un esca di media durata vitale, per ovviare a questo possiamo tenerle in frigo, in questo modo dureranno più a lungo.
Conservazione: si conservano per alcuni giorni in frigo, si possono nutrire con pan grattato.
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