Davvero una preda tosta: con la sua stazza e la sua aggressività, il pesce serra si pone decisamente ai primi posti tra i “trofei” da spinning. Può raggiungere dimensioni e peso decisamente notevoli (fino a 120cm per 15 chili di peso) e presenta un comportamento decisamente imprevedibile, motivo per il quale è difficile stabilire delle linee guida precise per la pesca del Serra.
In ogni caso, anche a causa dei cambiamenti climatici, si sta diffondendo sempre di più nel mediterraneo, e le informazioni su di esso, seppur ancora incomplete, iniziano ad essere più complete.
In genere si può affermare che il serra presenta comportamenti specifici in base alla zona e all’ambiente: in area tirrenica sono presenti da primavera fino ad autunno inoltrato, mentre sulla costa toscana e laziale abbiamo presenze stanziali lungo tutto il corso dell’anno (con prede catturate anche durante la stagione invernale).
In ambito costiero preferisce zone alte e franate, mentre in ambito sabbioso preferisce le zone di interfaccia (porti, foci, laghi salmastri) dove la caccia è più abbondante con un’attività predatoria decisamente più fitta all’alba e al tramonto.
Non lasciamoci fuorviare dalla sua fama di predatore aggressivo, il serra non è assolutamente una preda facile: tende anzi ad essere piuttosto sospettoso, eccezion fatta per i lanci effettuati sulle mangianze. Una tecnica diffusa è quella di lanciare sulla coda dei banchi di muggini in fuga.
Se da un lato nei porti il comportamento è decisamente più “spericolato” in zone più pulite è necessario osservare strettamente gli orari di alba e tramonto, e soprattutto la presenza di acque mosse in modo da rendere confondere l’artificiale. A quanto pare il serra gode di una notevole acutezza, e se non è convinto della bontà della preda non farà altro che seguire svogliatamente l’artificiale per poi dirigersi verso altre prede.
Una volta abboccato, il serra può regalare delle vere emozioni, dando battaglia con tutte le sue forze, alternando fughe e ritorni che necessitano di un recupero decisamente rapido (pena la perdita della preda): è fondamentale tenere il pesce in costante trazione, fino allo sfinimento.
Il serra è un predatore di superficie, e la scelta dell’artificiale è legata all’ambiente di cattura: quindi via di popper molto mobili per gli ambienti più calmi come i porti, mentre ondulanti e minnow dove le acque sono più vivaci. L’obiettivo principale è sempre quello di occultare alla vista del serra l’artificiale.
In situazioni limite si possono usare anche i WTD o i jigs. In tal caso non abbiate paura di far correre l’esca: un serra aggressivo e motivato corre come un treno, se non abbocca è perché NON VUOLE.
Aguglia Barracuda Dentice Lampuga Leccia Occhiata Ricciola Spigola Prede minori
Proponici un articolo sulla pesca al carpione scrivendoci un’email.
Guarda le foto delle catture nella nostra galleria fotografica di pesca.