Il Torrente Cervo nasce dal lago della Vecchia a quasi 1900 di altitudine e il primo paese che incontra è Piedicavallo un piccolissimo paese di circa 200 abitanti a 1037 m.sl.m. Il suo letto è classico dei torrenti alpini con cascatelle, correnti e correntine intramezzate da piccoli e grossi massi in acqua che formano interessanti rigiri. Nei boschi di faggio e castagno un comodo sentierino lo costeggia e permette al pescatore di arrivare fino al lago. Dal paese una strada asfaltata porta a Biella fiancheggiando il Cervo che aumenta la sua portata e forma anche grosse buche con profondità elevate. Numerosi sono i piccoli riali che vi affluiscono e i principali sono la Mologna a Piedicavallo, Lurialet a Rossazza e la Chiobba a metà fra i 2 paesi oltre all’ Oropa a Biella. In città, fino al ponte del rione Chiavazza, vecchie fabbriche sono a ridosso delle sue acque e gli accessi al letto sono rari. Anche se paesagisticamente il tratto non è da considerarsi dei migliori delle belle lame, qualche bella buca ed interessanti correnti invitano alla pesca. Dall’ ultimo ponte citato a monte le acque sono considerate pregiate.
Ovviamente si insidia prevalentemente la trota anche se da Tollegno a valle erano presenti in passato presenti delle cospicue colonie di vaironi e rarissimi gobioni e cavedani oramai ridotti a qualche esemplare. La provincia effettuava un po’ di semine di materiale adulto, soprattutto fario, e non avendo acque in gestione anche la locale sezione della FIPSAS vi immetteva trote. Attualmente vi è una riserva che potete vedere al link: https://www.facebook.com/Riserva-di-Pesca-Alta-Valle-Cervo-ASD-680488998677009/timeline?ref=page_internal se siete iscritti a Facebook. I buoni sono acquistabili presso tutte le strutture di accoglienza e tutti gli esercizi commerciali ed hanno uno sconto del 10% sui prodotti acquistati.
Fino a pochi anni fa un gruppo di appassionati provvedeva a incubare uova e poi a seminare gli avannotti nei laterali ad alta quota. Sono proprio questi piccoli corsi che regalano belle catture dal punto di vista qualitativo. Sono da evitare nei periodi secchi ma quando le pioggie portano loro linfa vitale , avendo buone gambe, si possono fare discrete catture numericamente parlando. La pesca idonea è quella al tocco con corte canne teleregolabili di 4-5 metri; mulinello leggero con in bobina uno 0.18; finale portante un paio, massimo 3, spaccatine del N 3; amo del N 4/6 per vermi o più grosso per camole. Ferrare appena si avvertono le prime tocche per non fare ingoiare l’esca alle tante trote sotto misura e slamarle in acqua se possibile. Bisogna agire evitando rumori inutili ed è buona norma avere un piccolo impermeabile tascabile a disposizione per i temporali estivi improvvisi. Nel Cervo la canna deve essere in grado di raggiungere anche gli otto metri per pescare correttamente avendo la lenza sotto la punta della stessa e le sezioni dei fili aumentate. Nel gilet dovremmo anche avere oltre alle spaccatine, delle corone e delle spiraline di vario peso per affrontare tutte le situazioni; anche qualche galleggiante tozzo ed intagliato sarà di aiuto nelle grosse buche. A spinning ho testato nel 2015 con buoni risultati degli innovativi artificiali ancora in fase sperimentale di un auto costruttore genoano avuti da un mio amico che ogni tanto pesca a spinning con me ed è amico e socio dell’ auto costruttore e messi in commercio nel 2016.
https://www.extrafg.it/
Video
Dei Video sono stati fatti anche in inverno
fatti in inverno e quindi con livelli bassi
Rio Lu Rialet a Rosazza
Rio Molagna a Piedicavallo
Torrente Cervo a Rossazza
Torrente Cervo a San Paolo
Cosa vedere: Le accompagnatrici lascino il marito sul luogo di pesca e si consiglia la visita del Santuario di Oropa: Se belle, formose e simpatiche gli faccio visitare io il biellese......senza mia moglie :-)
http://www.santuariodioropa.it/db/it/
Al Ricetto di Candelo
http://www.comune.candelo.bi.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/112
Al Parco Burcina specie nei mesi primaverili
http://www.parcoburcina.org/
A 10 km circa infine, la rinomata “Oasi Zegna”, un paradiso di flora e fauna protette, che in estate offre passeggiate, gite a cavallo e percorsi in mountain-bike, mentre in inverno mette a disposizione i propri impianti sciistici e il nuovo palazzetto del ghiaccio. http://www.oasizegna.com/
Oppure fate acquisti negli spacci dei rinomati marchi mondiali di lana.
Acquistare il liquore Ratafià.
Mangiare la polenta cunscia cioè una miscela di farina di mais e formaggi tipici cotta a lungo nel paiolo e con una corposa aggiunta di burro di cascina, i "tumìn", che uniti ad aglio e peperoncino diventano "sancàrlin" oppure se insaporiti con aceto, olio e aromi diventano "franchèt" e ancora se uniti ad olio e paprica diventano i "tumìn eletric
Per raggiungere Biella e poi la Valle Cervo l’ uscita di riferimento è quella di Carisio della Milano-Torino e poi altri 20 km di strada abbastanza scorrevole. In loco seguire le indicazioni per Andorno e Sagliano Micca, Rosazza, Piedicavallo.
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