Sono li’ assorto colla solita sigaretta fra le dita della mano sinistra e un bicchiere di Bitter nella destra, attendendo di vedere i gol del TORO che ha vinto a BG con l’ Atalanta, a pensare come impostare 2-3 ore di pesca mattutina di Pasquetta sul Mergozzo (dove dopo papperò all’ Hotel 2 Palme del mio amico Ruggero Nibbio di sicuro un superbo risotto giallo ai filetti di pesce persico), cerco di distrarre la mente da Morena , accarezzo il mio gattino Ribes ed ecco che le luci si spengono, una astronave a forma di barca appare e da essa scende
http://www.pescambiente.blogspot.it/2015/04/pesca-col-marziano.html
Eccone un primo passaggio
Per Marziano si intende Michele Marziani (MM come Morto Manovrato….già le iniziali sono simbolo di pesca….) nato nel 1962 a Rimini ma vissuto per tanti anni a Gozzano. Ha studiato a Novara, ha vissuto sul lago Maggiore, a Intra e a Fondotoce, e ha passato tantissime vacanze estive nella baita di famiglia in valle Antrona. Michele è forse sconosciuto ai giovani alieutici ma era una delle firme più prestigiose delle riviste di pesca degli anni Ottanta e Novanta del Novecento. Ha scritto articoli soprattutto per Pesca In. Poi per Il Pescatore d'Acqua Dolce, La vie della Pesca e Pescare.
Video Lago Maggiore Verbania
- Io ho fatto pochi articoli tecnici anche per non entrare in conflitto aperto con dei “gurù” che insegnavano magari a prendere cavedani collo 0.08 e bigattino singolo mentre io sono dell’ opinione di pescarli collo 0.18 ma innescando esche voluminose dove già il bigattino a grappolo è. Questo dopo sperimentazioni varie. Quindi scrivevo itinerari immettendo in esso le problematiche dell’ acqua in questione, la legislazione, la parte ambientale e cercavo di lodare associazioni a me care come l’ APD Novara, Il CAGeP (di cui fui consigliere fondatore e della prima legislazione) e l’ attuale Fishing Tour che è una unione di acque novaresi formata da acque FIPSAS e del CAGeP.
-Tu invece come li impostavi?
La mia è sempre stata una scrittura giornalistica, quello facevo allora di mestiere: il giornalista di pesca. Mai stato interessato alle tecniche, molto di più ai luoghi, alle acque, ai pescatori, alle gestioni, a quello che stava intorno alla pesca. Poi mi sono stancato. Sono andato in crisi con il giornalismo: scrivevo, che era la cosa che mi piaceva di più al mondo, eppure ero infelice. Così ho cambiato strada e ho cominciato a scrivere narrativa, a raccontare storie e anche i miei articoli hanno pian piano preso questa piega. Fino a scomparire e a lasciare spazio ai libri.
-Quali erano le tue acque preferite quando abitavi in Piemonte?
Sono cresciuto come pescatore sul torrente Agogna, tra Gozzano e Bolzano Novarese. Ho passato le estati sul torrente Ovesca e sui laghi di Antrona e di Cheggio. Ho amato follemente il Toce e lo Strona. Poi tante acqua minori, torrenti di cui neppure conosco il nome.
Video Omegna
Ricordo che il fiume Toce attorno al 1500 colle sue piene e I conseguenti detriti fece distaccare una porzione del lago Maggiore e formo il lago di Mergozzo
Video Mergozzo
Oggi, di tanto in tanto frequento il Sesia che rimane il corso d'acqua più affascinante del Piemonte orientale e, per certi versi, d'Italia. Il Sesia è un fiume di rango europeo, come lo sarebbero il Ticino e l'Adda se non fossero molto più disastrati del Sesia. E io aggiungo che è il fiume più fiume come caratteristiche classiche.