La pasturazione è la cosa essenziale per prendere parecchi ciprinidi ma non solo….
Dopo che si ha la sicurezza che vi siano i pesci desiderati, valutato bene il fondale, pasturate SEMPRE nello stesso punto e naturalmente la vostra esca deve arrivare li’ e “viaggiare” in quel filo di acqua corrente se si pesca in torrenti o fiumi col “tappo”. A Ledgering deve stare ferma o scarrozzare lievemente. La cosa è essenziale e si pensi a quelli che usando la roubaisienne mettono un bicchierino in punta per farlo. Non vi diciamo che pasturando a 20 metri di distanza di riuscire a stare in 30 cm quadrati ma manco di lanciare a 5 metri a Sud Est del punto X o 4 metri a Nord Ovest.
Ciprinidi come il cavedano, la savetta e il pigo diventano anche attivi subito specie sulle sfiondatine di bigattini in acqua corrente leggera o di retine e/o incollato in correnti più decise. Ci vuole un attimo di pià, ma neppure troppo, per il barbo. Un po’ di pazienza, anche tanta delle volte, per carpa e tinca. Ricordatevi che i vermi vanno immessi in pastura un attimo prima di fare le palle, altrimenti muoiono.
Pasture ne vendono molte ma possiamo anche pasturare con pane vecchio ammollato e appesantito o messo in retine. La pesca sarà effettuata poi collo speciale pane francese per le savette (ma ci danno anche i cavedani) , col fiocco di pane per il cavedano, con una pallina di pane inumidito e pressato per le carpe.
Con polenta, magari mista a gorgonzola in palline, e per più giorni per tinche in laghi. Con mais, fagioli, ceci ecc ecc per carpe, scardole, cavedani. Più giorni pasturiamo più probabilità avremo che calata lenza il pesce abbocchi. Se fatta la pescata negli stessi orari della pasturazione ancora meglio. Il cavedano se pasturato mangia di tutto, dalla frutta un po’ dolce (compresa l’ anguria) , alle bacche di mora, sambuco, alle interiora di pollo , alle boiles.
Il barbo è ghiotto di formaggio e se potete mettete in freezer in inverno le croste e gli avanzi di formaggio odoroso come gorgonzola o toma; In primavera in un pentolone immettete sassi porosi o pezzi di mattone forato, gli avanzi e del latte e fatte bollire fino a che il formaggio non si attacchi .
Immettete la pastura dove volete pescare 1-2 gg prima e i risultati non mancheranno. Un trucchetto è prendere una grossa pentola e fare bollire latte unito a gorgonzola e pezzi di mattone poroso e poi gettare questi nel luogo dove si vuole insidiare il barbo per 2-3 giorni prima della pescata.
La trota risponde bene ai bigattini in pastura e sono molti i posti appena a valle delle zone a salmonidi in cui si possono trovare parecchie trote; correntine alte almeno 60-70 cm si prestano bene ad una pesca col galleggiante agendo come se avessimo a che fare coi cavedani.
Una decina di anni fa cominciai a pescare gli agoni; se ne prendevano a centinaia. Mi ricordai di articoli delle riviste che specie in Belgio e Olanda pasturavano coi pesci morti e poi facevano una pesca di attesa. Una sera col mio giovane amico del posto provammo a pulirne un quindicina e immettere le interiora vicino alla piattaforma dove eravamo con 6 metri di acqua sotto. Compreso le teste. Il mio amico ripetè la cosa per 4 gg. Al quinto tornai là, pescammo degli Agoni poi ci mettemmo a fondo con 2 canne a testa con interiora e 2 colle testa. Una anguilla di quasi un Kg, 2 bottatrici, un cavedano enorme e un perca di quasi 9 kg!!!! Successivamente l’ amico prese altro, compreso un grosso luccio.
Abitassi vicino ad una acqua, toh in Emilia, prenderei un po’ di carassi e Breme e farei la stessa cosa. Non ci giuro ma credo che qualche siluro poi lo beccherei.
Ricordatevi sempre precisione e se possibile pasturazione preventiva sempre nello stesso luogo.